Descrizione del progetto

"Los hijos perdidos de Dios" della Compagnia La Casa de Asterión creata dagli alunni: Júlia Barragán, Albert Miró, Júlia Morella (studentessa del Corso di Laurea in Interpretazione) e Alexandre Fons (studentessa del Corso di Laurea in Interpretazione e Menzione in Regia e Drammaturgia) al Teatro Tantarantana.

Alicante era la città dove i repubblicani fucilarono José Antonio Primo de Rivera. Ogni 20 novembre, da più di quarant'anni, i falangisti di tutta la Spagna occupavano la città per celebrare una messa funebre in suo onore. Fu allora che il nonno del mio amico costruì El Bancal, una casa in periferia, dove si nascondeva con la sua famiglia ogni anniversario del massacro.

Questa è la casa in cui ci troviamo adesso. Una casa piena di stanze, piena di segreti sulle tre generazioni di questa famiglia.

A El Bancal si svolge la tavola più abbondante e rara del paese. Un tavolo di 80 anni. Una tavola di fantasmi e fantasie: Angelito, il cowboy suicida. Zio Pedro, il fratello del nonno del mio amico, schiavo della prostituzione fascista. Maria José e Rosa, falleras alla fine della dittatura, moderni e atei durante la transizione. E il buffone Alvaro, il più giovane ad essere cacciato da tutti i locali gay di Benidorm.

'Los hijos perdidos de Dios' è un'opera sulla memoria, sulle persone che ricordano e sulle persone ricordate. Anche, ea volte, di persone che non ricordano e persone che non sono ricordate. Uno spettacolo in tre atti: la giovinezza di tre generazioni, la mitologia di una famiglia di sinistra ad Alicante dagli anni '40 ad oggi. La vita è ciò che accade tra dittature, amori e feste. E quando meno te lo aspetti, l'hai già dimenticato.

Dal 18 gennaio al 5 febbraio 2023 nella sala Átic22

Direzione: ALEXANDRE RODRÍGUEZ I FONS
Interpretazione: JÚLIA BARRAGAN, ALBERT MIRÓ, JÚLIA MORELLA e ALEXANDRE FONS

Ulteriori informazioni a dramalantana.com/los-hijos-perdidos-de-dios