Descrizione del progetto

Laia Alberch e Edu Tudela, ex studenti di Lliure, e Norbert Martínez, ex studente di Lliure ed ex insegnante di Eòlia, in "Winnipeg, la barca di Neruda" al Poliorama Theatre.

Così Pablo Neruda definiva quella che considerava una delle sue più grandi pietre miliari: noleggiare una nave dalla Francia, la Winnipeg, affinché più di 2000 profughi della guerra civile spagnola potessero partire per il Cile in cerca di una nuova vita.

Neruda, nominato dal governo cileno console speciale per l'immigrazione spagnola in Francia, e contando anche sulla complicità dell'allora ministro delle Relazioni Estere del Cile, Abraham Ortega, portò a termine questa missione, che fu portata a termine quando la Winnipeg arrivò a Valparaiso il 3 settembre 1939.

Questa produzione teatrale vuole essere un canto di libertà e di speranza, dando voce, in una prospettiva attuale, alla storia di tutti questi esuli che si definiscono "figli di Neruda", recuperando un fatto storico che, a differenza di altri del suo genere, sembra essere rimasto fluttuante, perso, nella fragile memoria spagnola.

Il viaggio del Winnipeg fa parte della storia silenziosa del nostro Paese. Il rischio che questo silenzio diventi oblio o, peggio ancora, travisamento, è affare di tutti.

Winnipeg inizia con l'oscurità, l'orrore e la crudeltà umana, ma finisce per illuminare un percorso dove è possibile la speranza in un mondo migliore.

Dal 9 al 23 gennaio al Teatro Poliorama.

Font: teatrepoliorama.com/ca/programacio/c/802-winnipeg-el-vaixell-de-neruda.html